PUBBLICATO DA: PATRICK WOOD

Il 18 dicembre 2015 ho dichiarato guerra alla tecnocrazia e ho avvertito,
Se non fermiamo la Tecnocrazia, siamo diretti verso una Dittatura Scientifica che spingerà noi e il resto del mondo indietro nel Medioevo del feudalesimo.

Silenzio.

Ho cercato di radunare un esercito di volontari specializzati in social media, comunicazione e pubbliche relazioni. Nessun partecipante. Neanche uno. Quando ho chiesto un “fondo di guerra” per combattere la tecnocrazia, ricordo di aver ricevuto un totale di 256 dollari.

Silenzio assoluto.

Sette anni dopo e tre libri di rilievo pubblicati sulla minaccia della tecnocrazia… ancora silenzio. 

Nel frattempo, la Commissione Trilaterale si è riunita a Nuova Delhi nel marzo 2023 per celebrare i 50 anni di tentativo di lanciare il suo “Nuovo Ordine Economico Internazionale”, alias Tecnocrazia. Un commissario si è alzato e ha dichiarato apertamente
“Tre decenni di globalizzazione – definita come integrata, basata sul libero mercato e deflazionistica – sono stati sostituiti da quello che sarà un periodo pluridecennale di globalizzazione definita come frammentata, non basata sul libero mercato ma sulla politica industriale e strutturalmente inflazionistica”.
Quest’anno, il 2023, è l’anno uno di questo nuovo ordine globale”

Nel mio articolo, Boom: la Commissione Trilaterale dichiara che “il 2023 è l’anno uno di questo nuovo ordine globale”, ho dichiarato apertamente che,

il “Nuovo Ordine Economico Internazionale” proposto dalla Commissione non era altro che una tecnocrazia riscaldata dagli anni ’30. Era l’Era Tecnetronica di Brzezinski. Era lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. È stato il New Deal verde di Biden – tutti uguali e tutti strategici, a partire dal 1973, da parte dei membri della Commissione Trilaterale.

È tutta una truffa? Sì. (Lasciatemi contare i modi!) Per esempio, questa è una chiara ammissione dell’elitario Club di Roma nel suo libro del 1991, La prima rivoluzione globale:

“Nella ricerca di un nemico comune contro cui unirci, ci è venuta l’idea che l’inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d’acqua, la carestia e simili, facessero al caso nostro... Tutti questi pericoli sono causati dall’intervento dell’uomo nei processi naturali, ed è solo modificando atteggiamenti e comportamenti che possono essere superati. Il vero nemico è quindi l’umanità stessa”.

In altre parole, si trattava di una truffa inventata come pretesto per attuare la tecnocrazia.

Ora, un gruppo di scienziati dell’IPCC si è fatto avanti durante la COP28 per chiedere l’autorità e il potere unilaterale di stabilire e applicare le politiche sul cambiamento climatico per ogni nazione della Terra.

Il fatto che un singolo gruppo di scienziati tecnocrati illusi si dichiari l’unico esecutore della propria “scienza” strampalata è palesemente folle. Se non verranno fermati in modo repentino, avranno il potere dittatoriale di attuare ogni aspetto dell’Agenda 21, dell’Agenda 2030, della Valutazione della Biodiversità Globale, eccetera; in altre parole, si tratterà di una dittatura scientifica totale.

Questi scienziati tecnocrati non si lasciano scoraggiare né dai fatti né dalle critiche. Persino il presidente della Cop28, Sultan Al Jaber degli Emirati Arabi Uniti, afferma che non c’è “alcuna scienza” dietro le richieste di eliminazione graduale dei combustibili fossili “a meno che non si voglia riportare il mondo nelle caverne”.

C’è qualcosa di chiaramente sbagliato in questo quadro. Gli scienziati tecnocrati vogliono davvero riportare il mondo nelle caverne.

Quando la tecnocrazia fu concepita da scienziati altrettanto illusi nel 1932 alla Columbia University, essi chiesero a FDR di dichiararsi dittatore, di sciogliere sommariamente il Congresso e di nominare gli scienziati alla guida della società. Furono tutti mandati via, ma nessuno rise.

I discendenti ideologici degli oltre 500.000 tecnocrati tesserati e paganti in vita all’epoca sono emersi come vampiri dalla cripta. Stanno venendo a prendervi.

Il pericolo chiaro e attuale non è il comunismo, il socialismo o il fascismo. È la TECNOCRAZIA. Dovreste concentrarvi solo su questi pazzi e illusi che continueranno ad arringare i leader mondiali affinché consegnino le chiavi dell’universo.

Mi piacerebbe poter sentire una protesta, e non dei silenzi, da parte degli americani.

FONTE https://www.technocracy.news/ipcc-scientists-demand-dictatorial-powers-over-climate-change-polices/

INTERVENTO AL GRAND JURY  DI PATRICK MOORE Il giorno 6 del Grand Jury presso il Peoples’ Court of Public Opinion, Patrick Wood ha reso la sua testimonianza in merito alla biodiversità e all’acquisizione genetica di tutti gli esseri viventi. 

Patrick Wood è un esperto critico di sviluppo sostenibile, economia verde, Agenda 21, Agenda 2030 e tecnocrazia storica.

È autore di: The Hard Road to World Order, Technocracy Rising: The Trojan Horse of Global Transformation (2015) e co-autore di Trilaterals Over Washington, Volumes I and II (1978-1980) con Antony C. Sutton.

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