Risultati immagini per sand

Dubai è conosciuta in tutto il mondo per il suo immediato abbraccio alla tecnologia più recente, non sorprende quindi che la città stia pensando ad un possibile insediamento su  Marte. Mars Science City è un progetto che rientra nel piano Mars 2117 lanciato dal governo locale; è il primo prototipo di insediamento progettato per mostrare come potrebbe essere la vita per i primi coloni umani sul Pianeta Rosso.

Il premiato architetto Bjarke Ingels, che sta progettando Mars Science City, si è rivolto lunedì scorso al World Government Summit e ha spiegato perché ritiene che la razza umana possa un giorno essere la prima specie a vivere su un altro pianeta. La sua sessione al summit si è focalizzata sul trasporto e sull’evoluzione tecnologica che sta rendendo possibile per l’ uomo viaggiare e abitare nuovi luoghi.

Ingels vede Mars Science City a Dubai come il primo passo verso la colonizzazione di Marte.  Il progetto comprende laboratori in cui è possibile produrre cibo, acqua ed energia e realizzare test agricoli e studi sulla sicurezza alimentare.

Mars Science City mira a consentire agli Emirati Arabi Uniti di accorciare le distanze tra la terra e Marte;  l’obiettivo del progetto, infatti, come stabilito dalla Dubai Future Foundation, è che gli Emirati Arabi Uniti costruiscano la prima colonia di Marte entro i prossimi 99 anni.

Mars Science City sarà costruita nel Mushrif Park, e sarà essenzialmente un prototipo che permette ai visitatori di avere un assaggio di come possa essere la vita su Marte. Il progetto ospiterà anche mostre e fornirà formazione e sostegno alla ricerca. Secondo il progettista Bjarke Ingels per costruire una colonia funzionante su Marte, l’ umanità dovrà massimizzare sia l’ innovazione che l’ efficienza in una moltitudine di aree, dall’ agricoltura alla costruzione.

Ci vogliono attualmente circa tre mesi per arrivare dalla Terra a Marte usando la tecnologia di trasporto disponibile. Anche se molto lavoro è necessario per rendere il pianeta rosso in grado di sostenere la vita umana, Ingels ritiene che sia il pianeta migliore nel nostro sistema solare per una colonia. Ha anche notato che gli esseri umani sono diventati notevolmente abili a vivere e sopravvivere in climi difficili.

Sarà necessario imparare a utilizzare le risorse disponibili sul Pianeta Rosso per vivere e costruire una società funzionante e sostenibile. Ingels ha detto ai partecipanti al World Government Summit che la vita su Marte potrebbe sembrare come vivere sottoterra.

L’architetto ha richiamato l’attenzione sulle abitazioni sotterranee in Tunisia e sull’uso che gli Inuit fanno degli igloo per vivere nell’Artico. Ingels ritiene che gli esseri umani possano essere in grado di vivere e/o dormire in sotterraneo su Marte al fine di ridurre la quantità di radiazioni  cui sono esposti, anche a livelli inferiori a quelli sperimentati dagli equipaggi di aerei su base regolare.

Di Beppe Grillo

FONTE 

VEDI ANCHE

Uno scudo per l’atmosfera di Marte

Marte: verso la terraformazione

Marte sarà a misura d’uomo – la Terra sarà…

I primi coloni di Marte rischiano di morire di fame.

Quattro uomini e quattro donne iniziarono il loro isolamento nel settembre del 1991, con grande fanfara mediatica. Sarebbero stati chiusi in Biosphere-2 per 2 anni, e sebbene l’amministrazione cercò di tenere la stampa all’oscuro di tutto per mantenere apparenze utopiche, ben presto cominciarono a trapelare notizie di problemi. Ora Biosphere-2 appartiene all’Università dell’Arizona, e, anche grazie a ciò, abbiamo molti dati e documenti che ai tempi erano rimasti nascosti, o ancora peggio si conoscevano solo tramite le testimonianze non esattamente super-partes di John Allen e degli altri partecipanti.  vedi QUI  Stephen Bannon, l’uomo incaricato di salvare ‘Biosfera 2’

Freeman Dyson: il padre della biosfera artificiale

VIVERE SU MARTE? BASTA CREARE UN EFFETTO SERRA!

CARL SAGAN: E’ LA TERRA IL PIANETA DOVE CI GIOCHIAMO LE NOSTRE CARTE

 

IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.