Una grande catena umana si mette in moto per rivendicare prevenzione e precauzione nella tutela della salute pubblica, seriamente minacciata dal pericolo invisibile: l’elettrosmog.

L’alleanza italiana Stop 5G promuove le “Giornate di mobilitazione nazionale 15 e 21 Giugno 2019”, un doppio cartello di eventi per rafforzare al Governo la richiesta di moratoria fino a quando non verranno definitivamente scongiurate possibili ripercussioni nocive del 5G, da enti indipendenti studiati gli effetti socio-sanitari a medio-lungo termine delle inesplorate radiofrequenze a microonde millimetriche.

Prodotti dossier e documenti di denuncia, l’alleanza italiana Stop 5G ha già tenuto conferenze stampa in Senato e alla Camera dei Deputati. La mobilitazione è patrocinata dai sindaci dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia, dagli scienziati dell’Istituto Ramazzini e dai medici per l’ambiente di ISDE Italia. “Come nel mondo e nel resto d’Europa– afferma Maurizio Martucci, portavoce dell’alleanza italiana Stop 5G – i cittadini manifestano pubblicamente e con spirito democratico le legittime preoccupazioni per l’avanzata di una tecnologia altamente rischiosa che, a detta di ampia parte della comunità medico-scientifica internazionale, lascia aperta la possibilità di effetti biologici sulla popolazione irradiata in maniera massiccia, ininterrotta e ubiquitaria da una sommatoria multipla di radiofrequenze centimetriche e millimetriche. E’ la prima volta che in Italia si organizza una simile mobilitazione, simultanea in molte città dal nord al sud, isole comprese. Si tratta di un’importante risultato politico raggiunto dalla consapevolezza dei cittadini, frutto dello sforzo altruistico di tanti volontari e di un’informazione veritiera senza conflitti d’interessi veicolata dal basso, senza il sostegno di Governo, partiti e grandi mezzi d’informazione che continuano a sminuire il lato oscuro del 5G, nascondendo un’evidenza ormai schiacciante”.

Dopo le oltre 1.000 persone scese in piazza in Svizzera, le 30 città mobilitate in America, i cortei in India, i cartelli e gli striscioni esposti in Germania, Inghilterra, Polonia e Israele, adesso è la volta dell’Italia. “Rivendichiamo un sacrosanto diritto costituzionale per la difesa della salute – conclude Martucci, che sabato sarà relatore nel convegno pescarese di Città Sant’Angelo – le petizioni on-line hanno sinora raccolto più di 26.000 firme, ci sono 60 istituzioni italiane tra Regioni, Province e Comuni in cui si è palesato un indirizzo di cautela, con giunte comunali che hanno approvato delibere per la moratoria.

Non si può più continuare a far finta di nulla. La tutela dell’ambiente e della vita sono prioritarie per un futuro sostenibile. Non è più derogabile né procrastinabile, l’emergenza 5G è adesso!” Si comincia Sabato 15 Giugno 2019.

Il cartello del primo giorno prevede incontri informativi, sit-in, assemblee, raccolta firme e banchetti, flash mob e un evento di solidarietà verso i malati di elettrosensibilità, oltre un convegno pluridisciplinare su pericoli e difesa dall’elettrosmog.

La prima tappa coinvolgerà 28 tra città e piccoli centri d’Italia, da Trento, Trieste e Milano fino a Lecce, Cagliari e Catania, passando per la provincia di Pescara, Roma, Prato e il centro storico di Perugia. Agli incontri organizzati dagli aderenti all’alleanza italiana Stop 5G (comitati territoriali, gruppi e associazioni civiche che in autonomia hanno definito azioni, luoghi e orari degli appuntamenti) parteciperanno parlamentari, sindaci, tecnici, medici e scienziati.

Studi clinici sugli effetti nocivi gravida esposizione alle frequenze radio in uso (fino al 4G) sono ormai migliaia anche sugli animali e sulle piante e sempre più sentenze di tribunale sanciscono il nesso causale tra cancro ed elettrosensibilità. Oltre all’aumentato rischio di cancro anche stress cellulare, danni genetici, cambiamenti strutturali e funzionali del sistema riproduttivo, disturbi neurologici, deficit di apprendimento e memoria, cambiamenti ormonali.

Inoltre, una parte crescente della popolazione europea manifesta sintomi di elettrosensibilità specifica. Per questo un appello sottoscritto da 170 scienziati, medici e organizzazioni ambientaliste di tutto il mondo chiede all’ONU, all’OMS, alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G, anche nello spazio, in attesa che si accertino i rischi per la salute dei cittadini. Nell’appello si legge che le strutture elettricamente conduttive dell’organismo umano possono trasportare correnti indotte dalle radiazioni all’interno del corpo.

Ma le stesse cariche in movimento possono diventare delle piccole antenne che rilanciano il campo elettro-magnetico verso gli strati più profondi dell’organismo.

ALBA (CUNEO) Azione informativa
BARI Flash Mob davanti la sede del Comune, consegna diffida al Sindaco (Stop 5G Bari) – anticipata al 14/6
BOLOGNA Flash Mob in zone Savena, Mazzini, San Lazzaro di Savena, Murri, raccolta firme e volantinaggio
CAORLE (VENEZIA) Flash Mob
CAGLIARI volantinaggio informativo (NO 5G Sardegna)
CATANIA Azione informativa e raccolta firme in centro (Catania senza elettrosmog Stop 5G)
CERVIA (RAVENNA) Assemblea del gruppo regionale (Stop 5G Romagna) – anticipata al 13/6
CITTA’ SANT’ANGELO (PESCARA) Convegno al Teatro Comunale (Stop 5G Abruzzo, Comitato No Antenne Pescara, Comitato No Elettrosmog, Comitato più Salute meno antenne)
DRO (TRENTO) Banchetto per la raccolta di firme (Stop 5G Trento)
FINALE LIGURE (SAVONA) Azione informativa
GIUSSAGO (PAVIA) Flash Mob e volantinaggio davanti la sede del Comune (Comitato Io Amo Giussago, Comitato Ambiente e Salute di Casarile)
LECCE Azione informativa nel centro storico (Comitato Lecce Via Cavo, Comitato Salute e Ambiente)
MACCARESE (FIUMICINO – ROMA) Volantinaggio in zona Darsena, assemblea presso la Casa della Partecipazione (Stop 5G Fiumicino)
MILANO Azione informativa con banchetto in zona centrale (Riprendiamoci il Pianeta)
MONTE PORZIO CATONE (ROMA) Banchetto e volantinaggio in Piazza del Garibaldino (Comitato di Tutela e Salvaguardia dell’Ambiente in Monte Porzio Catone)
PERUGIA Azione informativa in zona mercato al Piano di Massiano e scalette S. Ercolano e Piazza Italia
PRATO Flash Mob in tre piazze centrali della città con evento informativo (Stop 5G Prato)
REGGIO CALABRIA Azione informativa
REGGIO EMILIA Azione informativa (Stop 5G Bassa Reggiana e Mantovana, Collettivo Nonviolento Uomo e Ambiente della Bassa Reggio Emilia)
ROMA Sit-in e raccolta firme in Via Siderno, azione informativa (Comitato di quartiere Statuario Capannelle, Statutario-Capannelle Associazione no profit)
SINALUNGA (SIENA) Gazebo informativo (Sinalunga si rinnova)
VARESE Banchetto informativo e Flash Mob ai Giardini Estensi (Drizza le Antenne)
VENOSA (POTENZA) Evento ‘una giornata da elettrosensibile’ al fianco di chi già soffre gravemente l’elettrosmog (Stop 5G Basilicata, Ge.Co. AsSIS Basilicata)
VERONA Flash Mob davanti la sede del Comune
VOGHERA (PAVIA) Azione informativa
TAVERNELLE DI SOVIZZO (VICENZA) Banchetto informativo (Associazione per la prevenzione e lotta all’Elettrosmog)
TRENTO Azione informativa al Centro Civico Oltrefersina
TRIESTE banchetto informativo Viale XX Settembre angolo Via Brunner (Stop 5G Trieste)

Venerdì 21 Giugno 2019 si replica con un’altra giornata di mobilitazione nazionale unitaria. Altre venti città si uniranno alla catena umana: un grande convegno si terrà nella Smart City de L’Aquila alla presenza di sindaci e parlamentari impegnati nella richiesta di moratoria nazionale.

FONTE https://ilformat.info/stop-5g-mobilitazione-nazionale-unitaria-in-50-citta/?fbclid=IwAR2Gof26qc3TXqDHl_hqlKgvy9T0Sf4nfOjUJG1Lb5lvgy26JRNnMaxpbic

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