Quando otto anni fa ha lasciato Palmanova, paesino della provincia di Udine, per trasferirsi negli Stati Uniti, non avrebbe mai immaginato di diventare il primo uomo protagonista di una rivoluzione scientifica chiamata trasmissione del pensiero. Si definisce uno dei tanti cervelli in fuga Andrea Stocco, 37 anni, ricercatore all’università di Washington a Seattle. Il suo volto sorridente mentre indossa un casco per la stimolazione magnetica transcranica sta facendo il giro del web: Stocco in un’assolata giornata di agosto, nel suo laboratorio, è riuscito a muovere l’indice della mano destra sotto l’impulso del pensiero del suo collega, Rajesh Rao, seduto in un’altra stanza mentre osservava un videogioco. A collegare i due ricercatori computer, internet e apparecchi per l’elettroencefalogramma che registrano onde cerebrali. Rajesh ha pensato di muovere il dito, l’impulso ha viaggiato nelle strade infinite dei pc ed è arrivato nell’altra stanza, costringendo Stocco a muovere l’indice della mano destra.

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