GLI URAGANI RALLENTANO SUGLI OCEANI: COSÌ SI ‘RICARICANO’ E SI ABBATTONO CON PIÙ FORZA SU TERRAFERMA


Di Luigi Bignami

Gli uragani stanno diventando sempre più intensi e contemporaneamente più lenti. Come mostra il video, due elementi sono legati tra loro, perché più lentamente un uragano attraversa un tratto di oceano e maggiore sarà la quantità di acqua che raccoglierà e che, conseguentemente, riverserà sulla terraferma una volta arrivato.

Lo studio, pubblicato su Nature, ha messo in luce che tra il 1949 e il 2016 la velocità con la quale si spostano gli uragani è diminuita del 10 per cento. Come spiega il video, nel 1949 viaggiavano mediamente a 19 chilometri all’ora; oggi si muovono a 17 chilometri all’ora.

I ricercatori hanno notato una diminuzione della velocità del 30 per cento per i cicloni che interessano le terre occidentali del Pacifico settentrionale (GiapponeFilippine) e del 20 per cento per quelli che arrivano sulle coste dell’Australia e del Nord Atlantico (Stati Uniti).

Secondo James Kossin, scienziato del clima presso l’Us National Oceanic and Atmospheric Administration’s(NOAACooperative Institute for Meteorological Satellite Studies in Madison (Wisconsin), una riduzione del 10 per cento della velocità di movimento degli uragani porta ad un aumento del 10 per cento della quantità di pioggia che viene rilasciata sulla terraferma.

Un valore che viene confermato dai dati raccolti durante gli uragani degli ultimi anni. “Una situazione che porta ad un maggior numero di inondazioni e maggiori rischi agli edifici, in quanto rimangono soggetti a periodi più lunghi di venti molto forti”, sottolinea David Nolan dell’Università di Miami in Florida.

La ricerca tuttavia solleva numerosi dubbi: il più importante riguarda il fatto che i modelli matematici sui cambiamenti climatici non prevedono un rallentamento del movimento degli uragani, quindi il dato osservato non trova al momento una spiegazione.

FONTE 

 

 

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Maria Heibel

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