A plane simulates a biological attack on Navy ships in a June exercise. Photo: Navy

La guerra entomologica o EW (abbreviazione dall’inglese entomological warfare) è un tipo di guerra non convenzionale ove s’impiegano particolari specie di insetti a scopo tattico e strategico. Il concetto esiste da secoli, e diverse nazioni sono state accusate di aver creato programmi appositi per la realizzazione di tattiche di guerra entomologica o di averne fatto uso nel corso di conflitti. In un libro la tesi avanzata dall’entomologo Lockwood: ”Organizzazioni possono ricorrere a ‘soldati a sei zampe’ contaminati come le zanzare, per diffondere malattie mortali o anche solo danneggiare le coltivazioni”

(Adnkronos/Aki) – Niente armi chimiche o antrace: la prossima minaccia per la sicurezza dell’Occidente potrebbe arrivare dagli insetti, come le zanzare, utilizzati per ‘bio-attacchi’ dalle conseguenze devastanti. E’ la tesi avanzata da un professore di entomologia, Jeffrey Lockwood, nel saggio ‘Six-legged Soldiers: Using Insects as Weapons of War’ (Soldati a sei zampe: come usare gli insetti come strumenti bellici) pubblicato negli Stati Uniti.

Nel libro, Lockwood ipotizza che i terroristi possano diffondere malattie mortali nei Paesi occidentali semplicemente diffondendo insetti ‘contaminati’. L’idea non è nuova: fra i precedenti di questo tipo di guerra biologica, quelli compiuti dai militari giapponesi durante la Seconda Guerra mondiale.

Secondo documenti appena declassificati dal governo di Tokyo, infatti, aerei del Sol Levante avrebbero diffuso sul territorio cinese zanzare contagiate dal virus della peste: il risultato sarebbe di oltre 500mila vittime.

In tempi più lontani, Annibale avrebbe sconfitto il re Eumene in una battaglia navale, lanciando contro le imbarcazioni nemiche ceste piene di serpenti velenosi. Fra gli esempi portati dall’autore, la possibilità di diffondere il virus della febbre della Rift Valley, un contagio trasmesso attraverso le zanzare e con un rapidissimo tempo di incubazione.

Lockwood punta l’indice contro la vulnerabilità degli Stati Uniti contro un simile attacco e sollecita un intervento federale per rispondere a questo tipo di minaccia, che potrebbe essere celata in una semplice valigetta. Per fortuna, gli eventuali bio-terroristi dovrebbero fare i conti con una serie di incognite, dalla necessità di un laboratorio attrezzato alla difficile ‘sopravvivenza’ degli insetti in un nuovo ambiente. Senza arrivare al contagio di malattie mortali, comunque, gli insetti ‘modificati’ potrebbero essere utilizzati per danneggiare le coltivazioni, con grazi danni economici e alimentari.

Ma i ‘soldati a sei zampe’ non sono solo un’esclusiva dei terroristi: infatti, l’esercito statunitense ha già iniziato a studiare le potenzialità ‘belliche’ degli insetti già dagli anni Sessanta e attualmente avrebbe finanziato programmi per la creazione di ‘cyber-insetti’ controllabili a distanza grazie a stimoli elettrici.  

FONTE https://www.mosquitoweb.it/forum/virus-e-malattie/505-attacchi-terroristici-biologici-per-mezzo-di-zanzare.html

Tra gli articoli in tema segnaliamo il ‘Guardian’ https://www.theguardian.com/books/2009/jan/18/biology-swarm-insect-super-organism

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