Questo paradiso in Sardegna , l’area del Buddidorgia è all’interno di un’area militare. Le cascate più impressionanti si trovano proprio all’interno dove non è possibile entrare. La base è il poligono sperimentale di addestramento interforze di Salto di Quirra. Un patrimonio naturale e paesaggistico abbandonato alla distruzione e contaminazione di “giochi di guerra”.

Un processo soprannominato “Veleni di Quirra”, rischia la prescrizione nel 2020, anche a causa di “incidenti di percorso” che hanno creato rallentamenti, come quando, a causa dell’incrocio fra inchieste, nel febbraio del 2018 vengono sequestrati i computer della Dottoressa Antonietta Gatti, consulente della Procura di Lanusei, esperta in nano particelle, chiamata a testimoniare al processo. Senza i risultati delle analisi condotte e contenuti nei computer sequestrati, per la Dottoressa Gatti sarebbe stato impossibile portare al processo la verità scientifica sulla quale molti studiosi oggi concordano: il poligono di Quirra ha davvero un ruolo fondamentale nell’avvelenamento del territorio circostante e della popolazione. Se venisse riconosciuto il danno ambientale, che a Quirra è ormai evidente *, la prescrizione potrebbe slittare a 12 anni e si potrebbe arrivare finalmente a una sentenza. Vedi qui e qui 

 

 

Poligono militare sperimentale di Salto di Quirra

Risultati immagini per Salto di Quirra

Il poligono sperimentale di addestramento interforze di Salto di Quirra è un poligono delle forze armate italiane costituito nel 1956 che sorge in un territorio compreso tra le province di Cagliari e Ogliastra. Comprende la base e il poligono “a terra” di Perdasdefogu, il distaccamento dell’Aeronautica Militare di capo San Lorenzo con il dipendente poligono “a mare”. E’ il poligono permanente life fire, adibito alle esercitazioni nazionali e internazionali con vero munizionamento da guerra, più vasto d’Europa.

Fin dalla sua inaugurazione ha svolto un ruolo rilevante nella storia delle attività spaziali in Italia.

Dalla fine degli anni ‘50 fino agli anni ‘60 il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Aeronautica Militare e la NASA hanno lanciato programmi per ricerche nell’alta atmosfera mediante razzi sonda e lanci di nubi di litio-sodio, effettuati con missili americani Nike-Cajun (ndr: nel 1962 l’ESRO decise di effettuare una prima serie di otto lanci nell’ambito di un programma scientifico per lo studio dell’alta atmosfera e della ionosfera).  

… Oggi opera sia nel settore della sperimentazione a terra ed in volo di sistemi d’arma complessi, che in quello dell’addestramento all’impiego di ogni tipologia di armamento per l’uso aereo, navale e terrestre. Nel corso degli anni il salto di Quirra ha ospitato sperimentazioni belliche e addestrato soldati di tante nazionalità. Oltre alle forze armate (della Nato e non) il poligono è messo a disposizione delle ditte private produttrici di sistemi d’arma, sia per sperimentazioni, sia come market e show room. Migliaia di esplosioni di missili terra aria e anticarro – pure i famigerati Milan francesi che rilasciavano torio radioattivo – hanno provocato conseguenze letali su uomini, animali e territorio.

Sotto l’area del poligono si trova un complesso di grotte tra i più sviluppati della Sardegna e dell’Italia, noto col nome di “Is Angurtidorgius” [1], di grande interesse scientifico anche per la presenza di specie animali endemiche, rare e/o minacciate. Nel 2009 la grotta ha subito importanti fenomeni di crollo, attribuiti dai gruppi ambientalisti al lancio di precisione di proiettili sulla volta, avvenuto durante le esercitazioni militari. ARTICOLO INTEGRALE 

*13.6.2019

Quirra, scontro tra accademici

Lanusei, posizioni inconciliabili al vaglio del giudice per stabilire la responsabilità degli ex comandanti Posizioni inconciliabili. E sulle metodologie per rilevare l’inquinamento ambientale e sugli effetti degli elementi tossici rilevati nel Poligono sperimentale interforze del salto di Quirra. Nel confronto-scontro tra il fisico Evandro Lodi Rizzini, scienziato di fama internazionale e consulente della Procura di Lanusei, e Mario Mariani, professore del Politecnico di Milano e perito incaricato a suo tempo dal gup Nicola Clivio, andato in scena nell’udienza fiume celebrata di fronte al giudice monocratico del tribunale di Lanusei Nicole Serra, sono emersi tantissimi elementi discordanti. Che evidenziano una distanza incolmabile tra le posizione dei due accademici e ora sono al vaglio del giudice chiamato a decidere se gli otto ex comandanti del poligono militare a cavallo tra Ogliastra e Sarrabus sono responsabili di omissione aggravate di cautele. Se da una parte Mariani ha ribadito quanto scritto nella perizia, e cioè che sulla base di quanto accertato non si poteva certo parlare di disastro ambientale in quel di Quirra, Lodi Rizzini ha dichiarato invece che occorreva far ben altri calcoli. Leggi QUI

 

 

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IL DOCUMENTARIO ‘MATERIA OSCURA’

di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti esplora il Poligono Sperimentale di Salto di Quirra.

Non ci sono parole nel film, o quasi. Perché a parlare sono le immagini e il rapporto fra le stesse.

RECENSIONE

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