Daniele Ganser
Fazi, 2008 – 448 pagine

Nel 1990 Giulio Andreotti rivelò al pubblico l’esistenza in Italia dell’esercito segreto Gladio. All’epoca si vociferava che Gladio avesse legami con il terrorismo, e che la CIA e i servizi britannici avessero organizzato eserciti segreti molto simili in tutti i paesi dell’Europa occidentale. Si diceva, inoltre, che questi fossero coordinati dalla NATO e che avessero l’obiettivo di bloccare sia le invasioni comuniste sia ogni tentativo delle sinistre di conquistare il potere. In Inghilterra la stampa ne parlò come del “segreto politico-militare meglio conservato e più pericoloso dalla Seconda Guerra mondiale”. La vicenda fu poi sotterrata e, almeno fuori d’Italia, non se ne parlò più. Quindici anni dopo, questo libro presenta un dettagliato studio sugli eserciti segreti della NATO in tutta Europa, raccontando come i soldati fossero armati di esplosivi e armi, addestrati in centri non ufficiali su remote isole del Mediterraneo, nonché in Inghilterra dal SAS, le forze speciali dell’aeronautica, e negli Stati Uniti dai Berretti Verdi. Eserciti segreti analoghi a Gladio sono esistiti non solo in Italia, ma anche in altri undici paesi NATO e persino in quattro paesi neutrali (Svezia, Finlandia, Svizzera, Austria), e in alcuni casi erano tragicamente legati al terrorismo, alla “strategia della tensione”, a colpi di Stato e all’utilizzo della tortura.

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