Paolo De Santis (1941-2017) ha aggiornato la figura dell’uomo di scienza appassionato al tema della pace, legando questioni militari, alimentari e industriali a tutto campo. [Pino Cabras]

Pino Cabras

È improvvisamente venuto a mancare un nostro grande amico, Paolo De Santis, fisico, professore visitatore all’Università Roma Tre, uno dei più attivi co-fondatori del progetto PandoraTV.it.

Paolo aveva 76 anni, ma come succede a certi attivisti infinitamente curiosi che entrano in sintonia con i giovani e uniscono costantemente pensiero e azione, ne dimostrava molti di meno. Così come non aveva età il suo tratto signorile e colto, la sua mitezza sorridente, l’impegno instancabile.

Il suo approccio apertissimo alle scienze aggiornava al XXI secolo la figura del fisico appassionato della causa della pace e della sopravvivenza dell’Umanità. I fisici più sensibili del XX secolo sentivano l’enorme responsabilità che ricadeva sulle spalle della scienza per via delle potenzialità distruttive delle armi atomiche, e in tanti diventavano attivisti fervidi. Erano i fisici del “Dopo Hiroshima”.

I fisici più attenti di oggi, come Paolo De Santis, hanno allargato la questione ai tanti campi in cui le tecnologie hanno amplificato le perversioni distruttive dell’homo faber, dalla geoingegneria all’agroindustria, dalla farmacia dominata da loschi interessi all’industria delle armi. De Santis, come altri, era passato dalla critica del “Dopo Hiroshima” alle consapevolezze del “Dopo Fukushima”, legando questioni militari, alimentari e industriali a tutto campo. Terreno di battaglia numero uno: la comunicazione.

Molto gandhianamente, Paolo voleva essere il cambiamento che voleva vedere avvenire nel mondo: fino a diventare egli stesso un abile coltivatore biologico in grado di portare in cucina una gamma di cibi vegani completa, autoprodotta e senza lacune nutrizionali.

Paolo aveva vissuto a lungo in Brasile, e questa importante esperienza – oltre a renderlo un esperto commentatore sulle questioni brasiliane – aveva aggiunto un punto di vista geopolitico utilissimo sulle questioni che studiava per comprendere il mondo contemporaneo, fuori dalla bolla narrativa nord-atlantica.

Muitos abraços, querido amigo!

IL RICORDO DI GIULIETTO CHIESA:

Tratto da: https://www.pandoratv.it/paolo-ci-mancherai/

 

Lo ricordiamo qui in alcuni suoi importanti interventi.

 

VIDEO:

Latinoamerica: “Da Mani Pulite a Lava Jato”

Brasile: colpo di stato mediatico-giudiziario

Geoingegneria e disinformazione

Conferenza “Padroni di nulla”

Contracorrete com Paolo de Santis (video in portoghese)

Fonte: http://megachip.globalist.it/politica-e-beni-comuni/articolo/2014132/in-memoria-di-paolo-de-santis-dopo-hiroshima-dopo-fukushima.html

 

Non mi piace usare FB per questioni personali, ma probabilmente non tutti ancora sanno della scomparsa improvvisa di Paolo De Santis, amico fraterno e dolcissimo, compagno di tantissime lotte e soprattutto di sogni ancora da realizzare. Paolo, ex professore di Fisica a Roma Tre, era uno scienziato e attivista rigoroso, ma anche un uomo in perfetta sintonia con la natura (aveva un fantastico orto naturale a Palombara). Un San Francesco laico che si trovava a suo agio in ogni situazione, poiché riusciva a connettere esperienze, discipline e persone ricche e diverse. Sin dal primo momento ha fatto parte del nostro progetto New Humanities (https://www.facebook.com/NewHumanities). Come ha scritto Teresa Numerico Paolo era “il nostro scienziato amico. Con lui discutere era facile e come umanisti ci sentivamo sempre condivisi e compresi.” E grazie a lui abbiamo conosciuto quel genio di Emilio Del Giudice, altro pezzo scomparso di quell’imprescindibile puzzle del “nuovo codice” scientifico che rimane la vera quanto invisibile novità di questi anni bui, sfigurati da catastrofi come ANVUR e la nostra ignavia. E un ultima cosa, a scanso di equivoci. Paolo De Santis, non era né un apocalittico né un complottista: era una persona che apriva bocca solo dopo aver studiato e scarnificato i problemi, al contrario di molte nullità che popolano media ed accademie. Era un esempio da seguire, tanto nell’intelligenza che nel coraggio e nella professionalità. 
Il Sole che aveva nel petto, ne siamo sicuri, continuerà a scaldarci…   Prof.Domenico Fiordimonte

 

BIOSFERA E GEOINGEGNERIA: LE IMPROBABILI RAGIONI DI UNA CONVIVENZA IMPOSSIBILE

GRAZIE PAOLO!!!!

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